Sono Claudio Rossi e sono un amante della vita: energico, intraprendente ed ottimista. Il mio motto è da sempre: “bisogna volersi bene!” Nel mio caso, queste tre parole si traducono nel fare un lavoro che mi stimola ed appassiona, nel circondarmi di persone di talento da cui poter continuare sempre ad imparare e nel godermi appieno ciò che di bello la vita ha da offrire: la famiglia, gli amici, i viaggi e la buona cucina.
Provengo da una famiglia umile di origini emiliane, entrambi i miei genitori hanno ricevuto solo l’istruzione elementare ma mi hanno trasmesso il valore che ritengo essere più importante per raggiungere risultati straordinari: lo spirito di sacrificio. E’ dal sacrificio costante, dall’impegno, dalla fatica che arrivano le cose migliori..
Grazie all’esempio dei miei genitori, ho capito fin da piccolo che per avere successo bisogna porsi obiettivi ambiziosi, perseguirli senza paura di sbagliare, rialzarsi tutte le volte che si cade e dare il massimo per ottenere il risultato desiderato.
E’ con questo spirito che è iniziata la mia vita lavorativa: quando avevo solo quindici anni e frequentavo l’istituto tecnico commerciale per ragionieri programmatori, ho chiesto ai miei genitori di poter lavorare durante i mesi estivi per contribuire al mio mantenimento e iniziare a mettere da parte un po’ di denaro per investire nella mia crescita.
Da quel momento non ho più smesso di lavorare: ho fatto il magazziniere in un’azienda di abbigliamento, l’operaio in una società che produceva conserve di pomodoro, il bracciante per la raccolta delle pere e l’assistente ai giochi in un parco di divertimenti americano. Queste esperienze estive mi hanno arricchito molto dal punto di vista umano e mi hanno fatto capire fin da piccolo come fosse importante trovare, o creare, un lavoro in cui la retribuzione non fosse direttamente legata al tempo trascorso lavorando.
Il denaro guadagnato in quegli anni l’ho utilizzato per contribuire ai miei studi alla Bocconi e U.C.L.A. e dopo la laurea ho avuto il privilegio di vivere dall’interno un momento storico della nostra economia: il boom di internet e lo “scoppio della bolla delle dot com”.
Uno dei miei primi impieghi da neolaureato nell’anno 2000, è stato infatti in Ciaoweb, il portale internet realizzato dal gruppo FCA in cui avevo la responsabilità del canale viaggi e ho realizzato uno delle prime agenzie viaggi online.
Ho intuito in quegli anni la potenza di internet ed il fatto che lo “scoppio della bolla delle dot com” avrebbe cancellato molte aziende, ma la potenza di internet attraverso i telefonini avrebbe potuto essere dirompente.
E’ così che alla fine del 2001 ho deciso di trasferirmi da Milano a Roma per lavorare alla Wind e occuparmi del lancio e delle attività di marketing dei primi servizi multimediali per cellulari tra cui gli MMS ed il WAP, la prima versione, solo testuale, di internet per telefonini.
Questa esperienza mi ha confermato l’enorme potenziale che i servizi internet e i sistemi di pagamento potevano avere sul nostro cellulare ma mi anche fatto capire come la vita in una grande azienda non da la libertà di esprimere appieno il proprio talento, di guadagnare in maniera gratificante e di dedicarsi alle proprie passioni ed ai propri cari.
Nel 2004 dopo tre anni di lavoro alla Wind, mi sentivo come “un criceto sulla ruota“, correvo tanto ma ricevevo poco e soprattutto rimanevo sempre nella stessa posizione. Avevo capito che c’era una rivoluzione in corso nel mondo dei servizi per la telefonia e che avrei potuto creare un’azienda per cavalcare questa rivoluzione ma ero bloccato dall’ansia e dalla paura che attanaglia chiunque voglia lanciare una nuova impresa lasciando il “posto fisso” che nonni e genitori hanno sempre raccomandato.
Mi sono chiesto che vuole fare da grande “Claudio Rossi”?
In quel momento mi sono venuti in soccorso i messaggi di due dei miei imprenditori preferiti: Steve Jobs e Jeff Bezos. Per quanto riguarda Jobs mi sono ricordato la sua citazione “Dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione, in qualche modo essi sanno cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario” , mentre per quanto riguarda Bezos mi sono ricordato di una sua intervista in cui gli veniva chiesto come mai avesse lasciato un lavoro milionario a Wall Street per lanciare una libreria online come Amazon e lui rispose: “Mi sono proiettato avanti nel tempo, a quando avrei avuto 80 anni. Immaginavo la mia vita all’ indietro. Ero sicuro che a quell’età avrei avuto un unico desiderio: ridurre drasticamente il numero dei miei rimpianti”
E’ così che nel 2007, insieme a Gianluca D’Agostino e con il contributo finanziario di Teleunit, operatore di telecomunicazioni basato a Perugia, ho fondato Neomobile: la più bella storia imprenditoriale della mia vita.
Neomobile ha sviluppato una piattaforma di pagamento attraverso il credito telefonico in collaborazione con gli operatori mobili e lanciato il proprio business di vendita di contenuti e applicazioni per cellulari in oltre 20 Paesi con 10 uffici dislocati in 3 Continenti.
Sono parecchi gli elementi che hanno portato questo successo, ma sicuramente quello principale è stato la creazione compartecipata da parte dei fondatori e dei primi 20 dipendenti, di una vision, mission e di un set di valori aziendali comuni. I valori aziendali, in particolare, così condivisi e diffusi da tutti i manager che avevano partecipato a costruirli, hanno rappresentato delle solide fondamenta su cui si è costruita la rapida crescita dell’azienda e un fortissimo “attaccamento alla maglia”.
Grazie all’introduzione di un coach, esperto di PNL e con esperienza in Apple al fianco di Steve Jobs negli anni ’80, e percorsi di formazione e apprendimento continuo attraverso azioni, errori e correzioni, le risorse umane presenti all’interno di Neomobile hanno trovato terreno fertile per soddisfare il loro bisogno di crescita continua e di rapida assunzione di nuove responsabilità aziendali, anche internazionali.
Da subito, chi entrava in Neomobile capiva che “essere digitali significa essere reali” potendo così partecipare al lavoro o alla vita aziendale in qualsiasi luogo o momento della giornata tenendo sempre presente uno dei miei motti in azienda “quella che non si misura, non serve!”
In tutti i business ma in particolare in quello online in cui tutti gli elementi di un flusso (o” funnel” per dirla all’americana) di acquisizione di un cliente possono essere misurati, non importa il luogo in cui si lavora ma conta solo “misurare” i risultati del proprio lavoro per avere degli indicatori che possano essere continuamente migliorati. Se poi il lavoro e l’attività di misurazione viene fatta in gruppo ci si accorge facilmente che “da soli si va più veloce ma insieme si va più lontano”.
Sono molto orgoglioso dei risultati ottenuti con il mio team mentre guidavo Neomobile come COO e CEO. Siamo stati in grado di generare un giro d’affari complessivo superiore ad 1 miliardo di Euro in soli 10 anni, siamo passati dall’impiegare solo 5 persone a quasi 300, siamo stati in grado di generare EBITDA positivo ogni anno, sin dal nostro inizio.
Tuttavia, l’aspetto più appassionante di questa esperienza lavorativa non è stato il raggiungimento di incredibili risultati economici e finanziari, ma la possibilità di poter allevare, formare e far crescere, tanti giovani di talento che sono diventati imprenditori e professionisti di successo. Ho capito negli anni che questa è la mia vera vocazione e la cosa che mi gratifica di più. Voglio aiutare il maggior numero di persone possibile a realizzare i propri sogni imprenditoriali, affinché possano contribuire alla creazione di un mondo migliore!
E’ così che alcuni anni fa, anche grazie ai ricavi ottenuti dalla vendita delle mie azioni di Neomobile, ho iniziato ad investire in startup aiutando i giovani fondatori di queste aziende come mentor o board member nei loro consigli di amministrazione. Sono oggi uno dei Business Angel più attivi in Italia con 20 investimenti in startup italiane di vari settori: foodtech, fintech, artificial intelligence, machine learning, internet of things e dropshipping.
Da qualche anno ho iniziato anche a fare investimenti immobiliari per bilanciare l’alto rischio degli investimenti tipico delle startup, ma soprattutto perché ho capito che il “flipping immobiliare” rappresenta anche uno dei modi migliori per aiutare chi vuole iniziare a fare l’imprenditore e diventare finanziariamente libero.
L’esperienza fatta in oltre venti anni di lavoro, in particolare quella degli ultimi anni in cui ho affiancato giovani imprenditori che volevano sviluppare la loro azienda, mi ha fatto capire che siamo in un momento storico di forte cambiamento e di grande opportunità. I recenti problemi sanitari hanno costretto ad un utilizzo più intenso delle nuove tecnologie di comunicazione ed il mondo del lavoro sta andando verso un modello in cui l’unico modo efficace per formarsi e conoscere in maniera rapida e approfondita un determinato argomento è quello di imparare da chi ha svolto o sta svolgendo sul campo l’attività a cui siamo interessati. Chi ha fatto, insegna agli altri a fare.
Questa trasformazione delle modalità in cui ci formiamo, unita alla potenza dei nuovi mezzi di comunicazione, crea una nuova ed incredibile opportunità di diventare imprenditore per chiunque ha svolto un’attività, diventando esperto in una determinata nicchia, e vuole insegnare agli altri trasmettendo la sua esperienza e passione.
Questa nuova industria che gli americani chiamano “self education industry”, secondo le stime di Globe Newswire passerà da circa 190 miliardi di dollari di valore del 2019 a 320 del 2025.
La self education industry rappresenta per me, la più grande opportunità del nostro secolo per impattare sulla vita delle persone aiutandole a realizzare i propri sogni imprenditoriali. E’ per questo che dopo vent’ anni di esperienza come imprenditore, ho analizzato gli elementi che mi hanno portato i migliori successi nella vita e ho sviluppato il metodo A.S.S.I che racchiude i fondamenti necessari a lanciare e far crescere un’impresa vincente.
Claudio Rossi – Imprenditore e Business Coach
Claudio Rossi – Imprenditore e Business Coach