Immagina questa scena: in un momento di relax ti sei soffermato a guardare fuori dalla finestra e improvvisamente ti è venuta un’idea che ti ha fatto sorridere. “Certo che sarebbe proprio bello se…”
… e senti una sensazione strana dentro di te. Una via di mezzo tra euforia e divertimento, inizi ad immaginare la scena di te che utilizzi quel prodotto (sarebbe bello se esistesse…) o ti godi quel momento di vita (sarebbe bello se potessi permettermi di…).
Si tratta di un lampo, di poche decine di secondi, un breve sogno ad occhi aperti.
Poi improvvisamente ti risuona nelle orecchie una voce interiore: “se fosse possibile, qualcuno l’avrebbe già fatto”. Il sorriso sul volto scompare, ti si stringe lo stomaco, e senti una sensazione che è un misto tra paura, rassegnazione e rabbia: ripiombi istantaneamente nella tua quotidianità.
Quanto incide la paura delle critiche sul tuo coraggio di sperimentare? E prima ancora: di sognare?
Supportando le persone nel lancio di nuovi business online, mi accorgo spesso di quanto la paura delle critiche sia un freno alla creatività e alla valorizzazione delle proprie competenze. Imparare a gestire le critiche, a difendersi da quelle distruttive e a cogliere spunti utili da quelle costruttive, è uno degli elementi più importanti per chi vuole sviluppare un mindset imprenditoriale di successo.
Innanzitutto, cosa sono veramente le critiche?
Spesso le persone vivono le critiche come un commento negativo sulla propria persona, sul proprio modo di essere o di fare, sulla propria identità.
Ma non è raro che le persone che ti circondano esprimano opinioni con tutt’altro intento che quello di ferirti: magari vogliono proteggerti da qualcosa che loro percepiscono come pericoloso o, addirittura, si vergognano della loro invidia e cercano di mascherarla deridendoti.
Oggi, soprattutto sui social, spesso si leggono commenti velenosi di qualche leone da tastiera che ha sempre una parola acida per tutti. Le persone di successo non si trovano più a dover gestire solo i fan, ma anche gli hater, cosa che trovo quasi un paradosso. Se a me qualcosa non interessa: lo ignoro e passo oltre, non spreco di certo il mio tempo a commentare in modo sarcastico o a “criticare”.
È fondamentale quindi saper distinguere le critiche utili, da quelle sterili.
Se un commento di qualsiasi tipo:
- mira alla tua persona, e non a uno specifico comportamento o situazione che ti vede coinvolto,
- è generica e totalizzante, cioè non identifica qualcosa di specifico,
- mira esclusivamente ad evidenziare un aspetto negativo, senza proposte concrete su come si potrebbe far meglio,
- chiama in causa la relazione, più che aspetti razionali o azioni specifiche,
beh, probabilmente la cosa migliore da fare è ignorare e passare oltre.
Facciamo un esempio.
Mettiamo tu sia insoddisfatto del lavoro che fai, magari non condividi più i valori dell’azienda in cui lavori, o non ti senti sufficientemente libero di esprimere le tue potenzialità perché operi in un ambiente padronale e anche un po’ disorganizzato. Gran parte dei colleghi sono persone con un’età diversa dalla tua, con cui fatichi a condividere interessi o informazioni. Ti senti quindi abbandonato alla quotidianità, e questo ti deprime.
Ipotizziamo che tu sia un progettista con forti specializzazioni e – seguendo i miei consigli – tu abbia deciso di valorizzare questa tua capacità e avviato il percorso per la creazione di un tuo infoprodotto.
Inizi a parlarne con i tuoi familiari e amici – persone che ti conoscono da sempre come persona tranquilla e che segue il percorso classico: studio, lavoro, famiglia, sogno della pensione.
È probabile che quasi tutti inizieranno a metterti di fronte ai tuoi presunti limiti: non sai come si fa, non l’hai mai fatto prima, come pensi di riuscirci adesso, internet è grande come fai a farti notare, ci vuole un sacco di tempo… eccetera. Probabilmente il consiglio alternativo che riceverai sarà: accontentati di quello che hai o, (per i più temerari) prova a cercarti un altro lavoro.
Come puoi quindi difenderti da chi cerca di affossare le tue ambizioni e riuscire nel tuo intento di cambiamento?
Ecco le quattro strategie principali che io adotto per difendermi dalle critiche e concentrarmi sul successo.
- Non reagire/rispondere impulsivamente
Ci sono persone che tendono ad essere più permalose di altre, o più impulsive, e questo può portare a reazioni potenzialmente aggressive e inopportune. Quando si viene feriti da una critica, la cosa migliore da fare è capire che emozioni ci suscita, perché, e contestualizzare la situazione. Attacchi di rabbia possono indurre a reazioni scomposte di cui di solito ci si pente. Affrontare la situazione con maggior distacco – soprattutto quando istintivamente saresti portato a mandare tutti a quel paese – può essere una tattica vincente.
Quindi, di fronte al collega frustrato che ti deride per la tua idea e ti guarda con occhio compassionevole, non reagire criticandolo alle spalle o magari rimuginando sulle situazioni dove si è dimostrato incapace ma cerca di avere un atteggiamento più aperto.
Rispondi: “Grazie per il tuo punto di vista, potresti aver ragione, rifletterò anche a questo aspetto che non avevo considerato”.
Ricorda che in ogni caso sta a te decidere se può valer la pena ascoltare quel “disco rotto” del tuo collega o ignorarlo perché incompetente o incapace di immaginare scenari alternativi.
Distaccati emotivamente dalla situazione e, solo quando ti sentirai più tranquillo, analizza e valuta se c’è qualcosa che val la pena considerare
2. Mettiti in ascolto
Se qualcuno fa un commento critico, cerca di aiutarlo ad aiutarti.
Sforzati di focalizzare il problema che ti sta sollevando, cerca di capire quale sarebbe la soluzione alternativa che propone, fai delle domande, accertati che state parlando della stessa cosa.
Spesso non ci infastidisce ciò che viene detto, ma il modo in cui viene detto. Oggi poi, da un messaggio whatsapp ci sono persone in grado di travisare completamente le intenzioni di chi scrive!
Cerca di capire se ciò che è stato detto racchiude in sé delle informazioni che possono rappresentare un punto di vista diverso, una prospettiva alternativa a cui non avevi riflettuto, e che potrebbe essere utile considerare.
Tornando all’esempio: se il collega in passato già ti aveva dato suggerimenti su come spiegare concetti tecnici ai non addetti ai lavori, affinché tutti potessero capire e lavorare meglio, potrebbe aver senso ascoltare la sua opinione sulle tue competenze formative, e cogliere i commenti come spunti per capire dove migliorare.
Cerca di ricondurre il commento critico a qualcosa di specifico e se possibile ad un esempio.
3. Osserva chi si sta rivolgendo a te, e chiediti qual è il motivo che lo spinge a farlo
Quali sono le intenzioni di chi ti sta parlando? Prima ancora di ascoltare ciò che ti dice, chiediti perché te lo sta dicendo.
Le persone nella tua cerchia più ristretta avranno l’istinto a proteggerti e quindi avvertirti in modo cautelativo dei potenziali rischi.
Le persone che sono insoddisfatte della propria vita potrebbero addirittura essere invidiose del coraggio che tu stai dimostrando, e alzarti le critiche che normalmente usano come scuse per loro stessi.
In entrambi i casi cerca di riconoscere se si tratta di strategie manipolative e usa le tue armi per non farti coinvolgere. Se una persona non è esperta di ciò che parla, o non parla di esperienze proprie e dirette ma di “sentiti dire”, puoi serenamente accantonare il discorso ed evitare di cadere nella trappola
4. Se qualcuno ti critica senza motivo, dagliene uno
Se mi segui lo sai che sono un fanatico dell’esperienza come principale maestra di vita.
L’unica cosa che veramente garantisce l’insuccesso di un’idea e il non provare a metterla in pratica. Qualsiasi processo che nasca da una scintilla creativa, da un’intuizione, può vedere la luce se portato avanti con perseveranza e resilienza.
Trovare la forza di implementare le proprie idee e cimentarsi al di fuori della propria area di comfort, già di per sé rappresenta un successo, quindi se qualcuno avrà qualcosa da ridire a riguardo, ben venga: meglio una loro critica che un mio rimpianto.
Proprio con questo spirito, ho deciso di raccogliere le mie esperienze in un libro che pubblicherò a settembre. Chi si prenota già da ora potrà scaricarlo in modo completamente gratuito. Se pensi che questi argomenti possano essere di tuo interesse pre-registrati qui e ti avvertirò appena sarà ufficialmente live.
E per concludere sulle critiche ti riporto le parole di Nietzsche – il filosofo tedesco vissuto a cavallo tra fine ottocento e inizi novecento – che parlando dei suoi detrattori sentenziò:
“Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.”
Claudio Rossi – Imprenditore e Business Coach