Quando ti accingi ad iniziare qualcosa di cui non sei ancora esperto, è meglio affidarsi alla teoria scientifica o alla pratica di chi già ci è passato? Allo studio o all’esperienza?
Un po’ come con i figli, ogni storia di vita è a sé stante e nulla si può replicare in modo del tutto uguale. Tuttavia, in qualsiasi contesto, mutevole a piacere, il miglior maestro è colui che ha già fatto tutti gli errori che si potevano fare.
Ed è proprio con questo spirito che ho deciso di lanciare un ciclo di appuntamenti periodici dedicati ad intervistare chi fa impresa digitale e vuole condividere la propria esperienza.
Avendo investito in oltre una ventina di startup, oltre che vissuto diverse avventure imprenditoriali in prima persona, ho capito quanto la condivisione rappresenti una fonte di ispirazione e di conoscenza.
Un paio di settimane fa ho intervistato uno dei talentuosi Founder di Fitprime, una fantastica startup italiana in cui ho investito 4-5 anni fa e che è sempre rimasta fedele alla sua vision: dare accesso a varie esperienze sportive, in tutta Italia, in modo agile e flessibile. Oggi rappresenta il principale marketplace del fitness nel nostro paese, offrendo l’accesso a oltre 2.000 centri sportivi con un unico abbonamento.
Quali sono i pilastri su cui si fonda questo successo? Di seguito le pillole di esperienza che il fondatore e CEO Matteo Musa ha condiviso con noi. Se non ti bastano e vuoi rivedere l’intervista completa puoi cliccare qui.
- Se hai un’intuizione – identifica i contorni del problema che andrai a risolvere.
Matteo, da direttore marketing di uno dei più grandi centri sportivi d’Europa si trovava a gestire un problema piuttosto comune in qualsiasi business: come aumentare il numero di clienti. Ma Matteo, svolgeva contemporaneamente l’attività di personal trainer – sua grande passione.
Questo doppio ruolo, come dipendente a stipendio fisso da un lato, e come libero professionista – vicino al cliente – dall’altro, gli ha permesso di cogliere quali erano i contorni del business dei centri sportivi. Vincoli di localizzazione, vincoli di prezzo, abbonamenti e mancanza di flessibilità, segmentazione dell’offerta. Tutte limitazioni che cozzavano con le esigenze di una parte della clientela.
Da lì è scoccata la scintilla e ha iniziato ad immaginare Fitprmie: una soluzione che, a distanza di anni, è un caso di successo che in molti hanno cercato di copiare.
Prima lezione: più conosci in dettaglio e da diversi punti di vista il settore di business che ti appassiona, più facile sarà l’analisi di quali sono i limiti di ciò che esiste e, quindi, le opportunità che si potrebbero creare con un cambio di paradigma.
2. Aggiusta il tiro e cerca di capire se il target che hai individuato è quello ideale per partire
Matteo ci ha chiaramente raccontato come – nonostante all’inizio del percorso abbia dedicato qualche mese all’analisi e alla validazione iniziale dell’idea, lui e il suo team siano caduti nella trappola dell’autosuggestione, perdendo inizialmente di vista l’esistenza di un target di clientela molto più vasto rispetto a quello originariamente individuato.
Il risultato? Partenza molto a rilento e necessità di ri-bussare alla porta degli investitori molto prima del previsto.
Poco male: fare impresa implica inevitabilmente anche il compiere degli errori e apprendere soprattutto dalle cose che non hanno funzionato.
Fitprime in questo ha dimostrato una grande capacità e forse proprio quella svista iniziale ha permesso di reagire con grande creatività e resilienza, ampliando trionfalmente la propria offerta, proprio durante la pandemia (-90% di fatturato nel giro dei primi mesi ma, nonostante questo, round di finanziamento di incredibile successo a fine 2020!)
Perché? Perché ha capito che la chiave era focalizzarsi sulla buyer persona, sulle esigenze del cliente finale, sempre e in qualsiasi contesto. Compreso quello in cui le palestre erano forzatamente chiuse. Ma non voglio spoilerarti l’intervista…
3. Parti in piccolo
Se mi segui, sai che questo è uno dei miei mantra. Ne ho parlato anche in altri articoli o video e Matteo non ha fatto che confermare la mia teoria.
Per lanciare un’impresa digitale, soprattutto inizialmente, la cosa fondamentale è validare l’idea e farlo dedicandoci tempo ed energie, senza costi fissi, senza sovrastrutture e senza porsi limiti o barriere dove ancora non ci si è spinti.
Matteo aveva un posto fisso e lo ha lasciato solo quando ha capito che la sua idea meritava di essere approfondita, perché aveva già riscontrato interesse. Svolgeva l’attività di personal trainer e ha selezionato i suoi clienti mantenendo quelli con cui aveva una relazione consolidata e che gli avrebbero permesso di conciliare la sua nuova avventura in termini di orari e flessibilità d’intervento.
Per il primo anno e mezzo tenere il piede in due staffe, avere l’opportunità di ricavarsi solo degli spazi quotidiani e solo parzialmente rubati all’attività principale, quella che permette di sentire comunque di avere le spalle protette, il piano “B” in caso di insuccesso, è stata una leva molto rassicurante per i founder di Fitprime.
Questo approccio ha permesso di non sovraccaricare l’idea embrionale di costi fissi né di aspettative di performance che imponessero scelte o rischi inopportuni.
Fare impresa è una maratona, non uno sprint, e richiede anche un giusto approccio mentale che si matura gradualmente, con pazienza e perseveranza.
4. Costruisci la squadra giusta
Fitprime è una startup, fondata inizialmente da quattro persone e che oggi, dopo 5 anni conta 40 risorse in organico (+100% rispetto al pre-pandemia).
Di solito mi rivolgo ad una platea di persone che vogliono fare di “sé stessi” un’impresa digitale, a quelli che amo chiamare solopreneur, ma credo che la regola che ha seguito Matteo valga in tutti i casi: circondati di persone ad alto valore umano.
Matteo si è concentrato sul trovare fin da subito dei soci che avessero competenze complementari alle sue (ad esempio sviluppatori tecnici o esperti di marketing, lì dove lui era un esperto del mondo del fitness). Ma il driver principale delle sue scelte è stato il desiderio di circondarsi di persone che avessero voglia di fare, entusiasmo di imparare e capacità proattiva di cimentarsi in ambiti al di fuori della propria zona di comfort.
Che uno desideri fondare una startup e dare vita ad un progetto personale di qualsiasi genere, il sapersi circondare di persone giuste, fa la differenza. Affidarsi a persone “vicine” (il famoso “cugino che ne sa), anziché a professionisti con esperienza può decretare chiaramente la distinzione tra successo e fallimento.
E soprattutto il valore umano, inteso come la capacità di dare, di innamorarsi dell’idea e di costruire insieme un percorso per il piacere di fare un tratto di strada assieme, supera di gran lunga l’arida analisi del rapporto costo/benefici.
5. Mantieni flessibilità, capacità di adattamento e visione a lungo termine
Gli anni che abbiamo appena trascorso, la pandemia e i cambi radicali di paradigma ai quali abbiamo assistito nel giro di pochissimi mesi, ci hanno insegnato chiaramente che nulla è pianificabile in assoluto, che l’imprevedibilità può coglierci in qualsiasi momento e che il famoso “cigno nero” non è così improbabile come si poteva credere.
Fitprime è riuscita a surfare l’onda anomala che ha travolto il mondo intero, grazie ad una visione chiara e di lungo termine, rimanendo ancorata alla propria mission di offrire accesso illimitato all’esperienza del fitness in modo flessibile e innovativo.
In presenza di budget limitati ha centellinato le proprie risorse, privilegiando l’esperienza di chi poteva fungere da mentore e formatore delle figure interne. Ha investito sul mantenimento della motivazione della squadra, sulla resilienza e sulla capacità di reinventarsi.
Matteo ha concluso il suo intervento descrivendo questa avventura come la sua “sana ossessione”, il suo chiodo fisso, il filtro attraverso il quale guarda e ascolta tutto ciò che lo circonda e credo che questo sia chiaramente frutto della capacità di credere al proprio sogno, fino in fondo e indipendentemente da ciò che accade. Se la sua storia ti è piaciuta, proprio stasera terrò un’altra video intervista alla quale non puoi mancare. Iscriviti subito gratuitamente: https://bit.ly/2RCchiZ