“Non mollare mai!”
Facile a dirsi ma… come si fa?
Come tutti, io ho pregi e difetti ma, sinceramente, una delle qualità che più mi riconosco è quella dell’ottimismo. Alle volte posso sembrare sfuggente di fronte ad alcune situazioni: chi mi conosce sa leggere nella mia espressione se sono preoccupato o sereno. Tuttavia, non mi capita mai di lamentarmi di fronte a un problema.
Certo, mi arrabbio, ma ho fatto mia la filosofia per cui non è sui problemi che ci si deve soffermare, ma sulla ricerca delle soluzioni.
Recentemente sono incappato in una citazione di Sundar Pichai, CEO di Google. In un breve discorso ha riassunto un concetto fondamentale: quello della resilienza.
“Immagina la tua vita come se fosse composta da 5 palline che devi far girare in aria, cercando di non farle cadere. Una di queste palline è di gomma, le altre 4 sono di vetro. Le 5 palline sono: lavoro, famiglia, salute, amicizia, spiritualità. Il lavoro è l’unica pallina di gomma: infatti ogni volta che cadi sul lavoro puoi rimbalzare di nuovo (e anche meglio di prima) in un altro lavoro. Se invece a cadere sarà una delle altre, quella pallina non ritornerà più alla sua forma di prima: sarà rotta, danneggiata, crepata.
É importante diventare consapevoli di questo il prima possibile e adattare di conseguenza le nostre vite.”
La pallina di gomma è quella resiliente.
Spesso ci capita di affrontare situazioni quotidiane come fossero una questione di vita o di morte. Ma quando si trovano di fronte agli alti e bassi della vita, cosa fanno le persone “resilienti”?
Ecco alcuni spunti di riflessione.
- Prevedi il “worst case” e accettalo prima ancora che la crisi si manifesti.
“Già da un paio di anni la società stava licenziando; avevano detto che pensavano di chiudere la mia divisione ma, dopo tutto quello che ho fatto per loro, mai avrei pensato che sarebbe toccata a me”.
Quando si percepisce un rischio o una situazione molto negativa si tende a negare l’evidenza. Ma paradossalmente, prima si passa dalla negazione all’accettazione, maggiori saranno le chance di farsi trovare pronti e reagire.
Accettare e lamentarsi non è una soluzione.
Ti è mai capitato di avere un grave problema di salute o di assistere un familiare malato? Quando il medico dice: “Meno male che l’abbiamo preso in tempo” capisci l’importanza della tempestività nelle reazioni. Sapere di essere malato e compiangerti di sicuro non ti farà guarire.
Negare che ci sia qualcosa che non va, quando è evidente, è un po’ come decidere di non chiudere le finestre di fronte ad un’allerta meteo e sperare che non entri una goccia di pioggia in casa.
2. Domina le reazioni impulsive
Spesso la paura ci fa reagire in modo esagerato. Un po’ come quando in borsa si parla di “panic selling”. C’è qualcosa che va storto, un periodo critico, e tutti a vendere, quando magari aspettando qualche mese si sarebbe evitata la perdita e la situazione sarebbe tornata regolare.
Una volta ho letto che addirittura ad esperti subacquei, in situazioni di pericolo, può capitare venga loro l’istinto a togliersi l’erogatore. Sono diversi i casi di subacquei annegati con bombole piene ed erogatori funzionanti. Perché? Sembra che alcune persone soffrano un’intensa sensazione di soffocamento quando hanno la bocca coperta. Quindi, cosa c’è di più naturale che eliminare un’ostruzione dalla bocca? Ora se sei in grado di mantenere lucidità durante l’immersione ti rendi conto di quanto possa essere una pessima idea, ma se sei nel panico, ecco che l’istinto può prendere il sopravvento.
E questo vale anche nella vita di tutti i giorni. Quando sai di essere nei guai ma riesci a mantenere la calma e ad allontanare i pensieri catastrofici sei sulla buona strada.
Le persone resilienti riconoscono le situazioni difficili, mantengono la lucidità e valutano le cose razionalmente in modo da poter stilare un piano e reagire.
3. Concentrati sul futuro
Negare o distorcere una brutta situazione può essere confortante nel breve termine, ma è potenzialmente dannoso nel lungo termine perché sarà quasi impossibile risolvere un problema se prima non ammetti di averne uno.
Al contrario, essere fortemente convinti delle proprie capacità personali, a volte anche in modo illusorio, aiuta a risolvere i problemi. E questo ancora di più se rimani focalizzato sul futuro.
Pianificare in anticipo e focalizzarsi sul futuro, è un’ottima strategia per sopravvivere alle difficoltà.
4.Tieniti sempre occupato
Soprattutto nei momenti in cui hai l’istinto ad abbandonare quello che ti circonda, quando sei triste o di malumore, quando è successo qualcosa che è “più grande di te” e su cui tu non puoi avere alcun impatto significativo, è fondamentale trovare il modo di non focalizzarti e di non rimuginare troppo.
Cercare semplicemente di distrarti o di isolarti non sarà d’aiuto nel risolvere l’eventuale problema che ti trovi ad affrontare.
Concentrarti su un’attività alternativa, potenzialmente sotto il tuo controllo, ti può aiutare a mantenere la calma e a rimanere focalizzato sul tuo percorso.
5. Fai il possibile per divertirti
Anche le cose noiose possono essere divertenti se guardi ad esse come a una sfida, cui seguirà magari una piccola ricompensa. E questo approccio vale per tutti i problemi quotidiani.
A quanti clienti puoi rispondere oggi? Riesci a fare più di ieri?
Celebrare le “piccole vittorie” è una grande dote, e passa dal porsi quotidianamente delle piccole sfide. Sapersi auto-motivare tutti i giorni è molto importante ed è il miglior modo di proteggersi da crisi e insofferenza.
6. Lasciati aiutare e aiuta
Quando si è in difficoltà, trovare qualcuno in grado di aiutarci è una benedizione. Ma a volte ci vergogniamo o siamo in imbarazzo nel chiedere aiuto. L’orgoglio o l’insicurezza sono pessimi compagni di viaggio.
Cosa molto meno ovvia è che, anche nei momenti peggiori, dare aiuto agli altri può farti sentire molto meglio, e addirittura può diventare un toccasana per liberarti da pensieri negativi o opprimenti, soprattutto relativamente a ciò che non puoi controllare.
Aiutare le persone grazie alle proprie capacità e competenze da significato alla propria vita e può aprire scenari imprevedibili.
Spogliarti del mantello di vittima per assumere il ruolo del soccorritore, essere altruista, può indurti ad uscire dalla tua zona di comfort in modo totalmente imprevisto e spontaneo, può aiutarti a superare paure o a scrollarti di dosso l’ansia del giudizio esterno.
E vedere come la tua leadership o le tue abilità sono in grado di dare sostengono agli altri innesca un circolo virtuoso, ti dà più energia per perseverare. E il più delle volte, quando fai un gesto generoso, quando sostieni qualcuno, nel lungo periodo ricevi in cambio non solo gratitudine ma anche riconoscenza.
È normale che la vita abbia cicli positivi e negativi, ma per saper riconoscere la gioia, è necessario anche sapere cos’è la sofferenza. D’altronde, come dice l’antica saggezza popolare: ciò che non strozza – ingrassa!
Quando affronti le sfide della vita, lasciando emergere il lato migliore di te, con resilienza e competenza, ogni avversità non sarà altro che una lezione appresa e che ti avrà reso più forte.
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Claudio Rossi – Imprenditore e Business Coach