Quando gioco con mia figlia spesso sorrido perché la fantasia con cui immagina situazioni estreme e soluzioni creative può essere travolgente. Da bambino senti di poter fare qualsiasi cosa e di poter essere chiunque, ed è divertente osservare come per un bambino è sufficiente avere una cannuccia in mano per trasformarla in bacchetta magica che crea il castello delle principesse.
I bambini non si pongono degli obiettivi: esprimono desideri, sognano ad occhi aperti e si sentono esattamente parte del loro sogno, giocano col personaggio, godono del momento. Poi quando il gioco finisce tornano in loro stessi e si abbandonano ad altro. A volte lo stesso gioco si ripete per giorni fino allo sfinimento, altre si tratta di una fantasia passeggera e legata al momento.
E succede spesso che – finito il gioco – i bambini si lamentino della realtà e tengano il muso. L’assolvere al duro compito di rimettere in ordine i giochi, o indossare il pigiama e lavarsi i denti per andare a letto è di certo meno stimolante del loro mondo allegro.
Crescendo, spesso ci si abitua a questa seconda modalità. Qualcuno coltiva nella propria mente il desiderio di cambiare, evolvere, e spesso si lamenta dei limiti che lo forzano a rimanere coi piedi per terra: “dopotutto c’è chi ha una famiglia da mantenere e non può permettersi di andare a caccia di sogni o di rischi”.
Tu come ti senti? Sogni ancora o hai accettato che immaginare il futuro è una cosa da bambini e preferisci concentrarti sulla tua vita così com’è?
Ti capita mai di rimuginare o di essere insofferente perché stai affrontando un periodo monotono o insoddisfacente?
È interessante, e anche un po’ triste, vedere quante persone si danno una scrollata ad un certo punto della loro vita, definiscono buoni propositi o si danno obiettivi ma poi si arenano dopo qualche tentativo. Trovo invece molto entusiasmante leggere le biografie di grandi personaggi – imprenditori, consulenti, sportivi, chi più ne ha più ne metta – perché riesci sempre a percepire quanta convinzione, quanto sforzo e quanta perseveranza hanno investito per realizzare i loro successi.
Mi piace pensare che abbiano fissato i loro obiettivi con “l’animo del genitore”, ma poi abbiano giocato a realizzarlo con “lo spirito di un bambino”.
Come racconto anche in questo video https://www.youtube.com/watch?v=4otp5irOos8, non serve avere una grande idea alla Jeff Bezos per dare una svolta alla propria vita: è sufficiente concentrarsi su quelli che sono i propri punti di forza, su ciò che piace veramente e dedicarcisi quanto più possibile.
Per molte persone realizzare i propri obiettivi è difficile perché l’azione può essere faticosa da mettere in moto. Ma se vuoi qualcosa di diverso, il modo migliore per ottenerlo è iniziare a fare il primo passo in quella direzione.
Avere una visione di lungo periodo, un sogno, e tradurlo in un obiettivo concreto rappresenta già un grande sforzo e passo avanti. Poi però è fondamentale immaginare una traiettoria e soprattutto INIZIARE!
Non serve, anzi credo non aiuti, immaginare un percorso nei minimi dettagli per avere successo nella propria impresa. La mia esperienza di vita e professionale mi ha decisamente insegnato che non si potranno mai pianificare tutti i passaggi in anticipo: gli imprevisti fanno parte del percorso e sono sempre più numerosi e tosti di quelli che uno possa immaginare da solo.
Da velista amatoriale so che, decidendo di fare una traversata spinto dal vento, le incognite sono tante. Per quanto puoi aver studiato i bollettini meteo e aver pianificato la rotta, se non vuoi accendere il motore devi imparare a seguire le correnti. Tendenzialmente puoi usare le informazioni esterne per non finire in mezzo alla burrasca, ma in presenza di vento – tanto o poco – devi solo conoscere quali manovre potresti fare per non perdere l’abbrivio e decidere rapidamente se farle o virare.
Non tutto è sotto la nostra sfera di controllo, ma per quello su cui abbiamo potere di influenza non ci sono scuse.
Tu ti eri dato qualche buon proposito per inizio 2021? Lo stai portando avanti come speravi?
C’è una citazione attribuita ad Einstein che ho sempre trovato geniale: “la follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”.
Bellissimo anche l’approccio di Stephen Covey che in “First things first. Le prime cose al primo posto” parla delle azioni che svolgiamo per realizzare i nostri obiettivi come versamenti o prelievi dal nostro personale “conto di integrità”. Pur mantenendo la visione sull’obiettivo finale, è importante darsi compiti operativi piccoli, sostenibili, e raggiungibili giorno per giorno perché questo permette di fare quotidianamente un piccolo versamento sul nostro conto morale. Contrariamente darsi fin da subito task troppo sfidanti ci mette seriamente a rischio di insuccesso e quindi di prelievo dallo stesso conto interno.
É un po’ quello che gli anglofoni definiscono come “walk your talk”. Se hai deciso di correre la prossima 10 KM, devi essere in grado di alzarti dal letto, dal divano o dalla sedia d’ufficio, all’ora che ti sei prefissato per la preparazione. Devi avere l’accortezza di settare l’allenamento in un momento oggettivamente adatto, e la disciplina di fare lo sforzo di metterti le scarpe e uscire. Magari non a correre – anche solo una passeggiata per iniziare va benissimo. Se sei in grado di passeggiare 20 minuti per 4 volte a settimana, pian piano ti verrà la voglia di provare a correre e poi di allungare i tempi, eccetera. Se ti compri un paio di scarpe nuove e le lasci nell’armadio, di certo non basterà a farti raggiungere il tuo obiettivo.
Ok, la metafora del runner è molto diffusa… ma rende bene l’idea, no?
Quindi ecco di seguito qualche consiglio per iniziare l’entusiasmante percorso che ti porterà a prendere la strada che realmente desideri:
- Inizia con un piccolo passo e investi quotidianamente nel tuo conto di integrità;
- Abbi il coraggio di parlarne con chi ti sta vicino e sui social: esterna il tuo sogno con la spontaneità di un bambino;
- Prenditi il tempo necessario, come quando ti alleni in palestra;
- Mantieni il focus con disciplina;
- Fatto è meglio di perfetto.
Claudio Rossi – Imprenditore e business Coach